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RISVEGLIARSI IN

UNA NUOVA ERA
DEI VIAGGI D'AFFARI

Previsioni
Post-Pandemia per il
2024

IL LAVORO
SI È EVOLUTO.

Questo comporta grandi cambiamenti per i viaggi di lavoro.

I viaggi aziendali stanno subendo un’enorme trasformazione. Cosa la sta determinando? Grandi cambiamenti a livello societario. Il lavoro a distanza si è diffuso, offrendo ai dipendenti un maggiore benessere e un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata. Nel frattempo, le organizzazioni devono affrontare un panorama finanziario in continua evoluzione e nuove pressioni ambientaliste. E allo stesso tempo, le tendenze dei consumatori si stanno infiltrando sempre più in quelle corporate. Tutto ciò si traduce in una serie di nuove aspettative e attriti da gestire per quanto riguarda i viaggi di lavoro.

I viaggi aziendali stanno subendo un’enorme trasformazione. Cosa la sta determinando? Grandi cambiamenti a livello societario. Il lavoro a distanza si è diffuso, offrendo ai dipendenti un maggiore benessere e un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata. Nel frattempo, le organizzazioni devono affrontare un panorama finanziario in continua evoluzione e nuove pressioni ambientaliste. E allo stesso tempo, le tendenze dei consumatori si stanno infiltrando sempre più in quelle corporate. Tutto ciò si traduce in una serie di nuove aspettative e attriti da gestire per quanto riguarda i viaggi di lavoro.

Travelport è qui per aiutare. Dopo aver acquisito Deem all’inizio di quest’anno, stiamo raddoppiando i nostri sforzi per modernizzare i viaggi d’affari. E per farlo dobbiamo scoprire a cosa tengono di più i viaggiatori d’affari di oggigiorno, e poi utilizzare queste informazioni per aiutare le aziende e le agenzie di viaggio specializzate nel business travel (TMC) a lavorare al meglio.

Abbiamo identificato sei tendenze chiave per l’anno che ci aspetta, utilizzando le nostre ricerche, altre fonti di settore e la riflessione collettiva dei nostri clienti. Abbiamo elaborato dei suggerimenti per aiutarvi a modernizzare il vostro approccio ai viaggi corporate e a rendere tutti felici. Continuate a leggere per conoscere le ultime novità sul moderno business travel.

IL BUSINESS TRAVEL È TORNATO IN AUGE.
MA COSA È CAMBIATO?

Dalla fine della pandemia, si sono fatte molte speculazioni sul futuro dei viaggi di lavoro. Ma nel 2022, secondo la GBTA, la spesa globale per i viaggi d’affari è aumentata del 47%, superando i mille miliardi di dollari. E la crescita non mostra segni di arresto. Si prevede che la spesa tornerà ai livelli pre-pandemici entro la fine del 2024, più velocemente della previsione precedente che indicava la metà del 2026.

Perché? Innanzitutto perché i viaggi d’affari sono una necessità logistica per molte persone, come i rappresentanti, i responsabili del servizio clienti, i consulenti, il personale addetto a conferenze ed eventi, i lavoratori edili, gli artisti del circo, ecc. Per queste persone, essere in viaggio è parte integrante del loro ruolo, e viene messo a bilancio ancora di più nei climi economici più incerti. Perché non c’è niente di meglio che stare faccia a faccia con i clienti.

E gli altri? Gli altri viaggiano perché le loro organizzazioni vogliono che lo facciano, nella ferma convinzione che l’incontro di persona favorisca le prestazioni e la crescita. Ciò che potrebbe sorprendervi è sapere che quasi nove su dieci (87%) dei viaggiatori d’affari sono d’accordo.

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dei dipendenti ritiene che i viaggi di lavoro siano importanti per la crescita dell’azienda.

Fonte: Uber e rapporto GBTA

Ciononostante, molte aziende stanno facendo fatica a far viaggiare i loro dipendenti, e questo perché molti lavorano ancora da casa. Si prevede infatti che entro il 2025 32,6 milioni di dipendenti statunitensi lavoreranno da remoto. Poiché ciò cambia la natura stessa del lavoro, ci sono conseguenze a catena anche per i viaggi d’affari. Ora, la grande sfida è far sì che i viaggi d’affari funzionino per tutti, bilanciando al contempo le esigenze di dipendenti e datori di lavoro. Ecco le cose da considerare in vista del 2024.

Trovare il giusto equilibrio tra le esigenze e le richieste di tutti è un’operazione delicata, e molte aziende si rivolgono alle TMC per farsi aiutare. Ecco quindi sei cose fondamentali da sapere per il 2024.

6 TENDENZE DEI VIAGGI D'AFFARI PER IL 2024

(E COME GESTIRLE)

1
IL BENESSERE DEI DIPENDENTI PASSA IN CIMA ALLA LISTA DELLE PRIORITÀ

Le ricerche indicano che il lavoro a distanza offre ai dipendenti una qualità di vita molto migliore. Quindi, quando si chiede loro di mettersi in viaggio, è importante ricordare che le persone devono rinunciare a molto di più rispetto a qualche anno fa. I viaggi d’affari dopo la pandemia sembrano una richiesta diversa (e più pesante). Questo non significa che le persone non vogliano partire, ma quando lo fanno si aspettano lo stesso tipo di libertà, flessibilità e tempo personale di cui godono nella loro vita quotidiana.

0%

dei viaggiatori d’affari desidera opzioni che favoriscano il benessere, la produttività e il recupero

Fonte: ricerca Travelport 2022

Per soddisfare questa esigenza, le aziende devono capire cosa significa veramente “benessere” per le persone. Per alcuni significa prestare particolare attenzione al comfort, alla comodità, alla gratificazione e ai tempi di recupero. Per altri, invece, significa orari di volo e di riunioni più comodi o più tempo per il relax. In generale, l’obiettivo è garantire la sensazione che i viaggi di lavoro possano rispecchiare meglio una giornata normale e producano meno sconvolgenti per la vita personale. Nel 2024, i dipendenti si aspettano che le organizzazioni siano flessibili e si prendano cura del loro benessere, e per molti questo aspetto sta diventando importante quanto lo stipendio. Questo è stato uno dei risultati principali di GBTA 2023, che rispecchia i risultati della ricerca Travelport condotta da terzi all’inizio di quest’anno.

L’OFFERTA DI SCELTA, PERSONALIZZAZIONE E TEMPO DI RECUPERO GENERA FIDUCIA

In questo mercato del lavoro così vivace, il benessere è un elemento da tenere in considerazione quando si chiede ai dipendenti di viaggiare. Le ricerche dimostrano che se il benessere ne risente, le persone cambiano datore di lavoro. Le dimissioni creano problemi alle aziende, in quanto i ruoli scoperti, i costi di reclutamento e i tempi di formazione si ripercuotono sui risultati, sia come costi che come mancati introiti.

0%

dei lavoratori prenderebbe in considerazione l’idea di lasciare un’azienda che non si preoccupa del loro benessere.

Fonte: Gympass

Proprio come i travel manager e le TMC, anche Travelport e Deem credono che il cliente debba essere sempre al centro di qualsiasi esperienza di viaggio. Dopo tutto, il benessere non riguarda solo le prestazioni sanitarie, lo yoga in pausa pranzo o il lavoro ibrido, ma tutti gli aspetti della vita professionale. Ma ogni individuo ha una definizione specifica di benessere, così come ogni azienda ha una serie di esigenze specifiche per avere successo. Allora perché le politiche di viaggio adottano talvolta un approccio uguale per tutti?

I programmi di viaggio di maggior successo bilanciano il risparmio e la soddisfazione dei viaggiatori. offrono ai dipendenti un’interfaccia utente moderna, contenuti solidi e un’assistenza omnicanale, il tutto sostenuto da una politica che dà priorità al benessere e alla produttività.

Direct Travel

I travel manager aziendali e le TMC sanno che è fondamentale fornire trasparenza e dare al viaggiatore tutte le scelte necessarie per assicurarsi che le sue esigenze siano soddisfatte, anche se nei limiti delle politiche aziendali. Questo può comportare fare delle eccezioni e concedere ai manager il permesso di bypassare una regola, come l’aggiunta di spazio extra per le gambe o l’accesso a una palestra. Può significare prevedere del tempo in più per il recupero, in modo da sentirsi riposati e pronti per il lavoro al ritorno. E significa assicurarsi che i dipendenti non debbano pagare di tasca propria per piccole comodità, come un orario di volo più confortevole.

Tutto questo è possibile scegliendo una tecnologia che offra contenuti e offerte trasparenti, ricche e intelligenti, consentendo al contempo di impostare livelli di autorizzazione diversi per i diversi utenti.

1
IL BENESSERE DEI DIPENDENTI PASSA IN CIMA ALLA LISTA DELLE PRIORITÀ

Le ricerche indicano che il lavoro a distanza offre ai dipendenti una qualità di vita molto migliore. Quindi, quando si chiede loro di mettersi in viaggio, è importante ricordare che le persone devono rinunciare a molto di più rispetto a qualche anno fa. I viaggi d’affari dopo la pandemia sembrano una richiesta diversa (e più pesante). Questo non significa che le persone non vogliano partire, ma quando lo fanno si aspettano lo stesso tipo di libertà, flessibilità e tempo personale di cui godono nella loro vita quotidiana.

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dei viaggiatori d’affari desidera opzioni che favoriscano il benessere, la produttività e il recupero

Fonte: ricerca Travelport 2022

Per soddisfare questa esigenza, le aziende devono capire cosa significa veramente “benessere” per le persone. Per alcuni significa prestare particolare attenzione al comfort, alla comodità, alla gratificazione e ai tempi di recupero. Per altri, invece, significa orari di volo e di riunioni più comodi o più tempo per il relax. In generale, l’obiettivo è garantire la sensazione che i viaggi di lavoro possano rispecchiare meglio una giornata normale e producano meno sconvolgenti per la vita personale. Nel 2024, i dipendenti si aspettano che le organizzazioni siano flessibili e si prendano cura del loro benessere, e per molti questo aspetto sta diventando importante quanto lo stipendio. Questo è stato uno dei risultati principali di GBTA 2023, che rispecchia i risultati della ricerca Travelport condotta da terzi all’inizio di quest’anno.

L’OFFERTA DI SCELTA, PERSONALIZZAZIONE E TEMPO DI RECUPERO GENERA FIDUCIA

In questo mercato del lavoro così vivace, il benessere è un elemento da tenere in considerazione quando si chiede ai dipendenti di viaggiare. Le ricerche dimostrano che se il benessere ne risente, le persone cambiano datore di lavoro. Le dimissioni creano problemi alle aziende, in quanto i ruoli scoperti, i costi di reclutamento e i tempi di formazione si ripercuotono sui risultati, sia come costi che come mancati introiti.

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dei lavoratori prenderebbe in considerazione l’idea di lasciare un’azienda che non si preoccupa del loro benessere.

Fonte: Gympass

Proprio come i travel manager e le TMC, anche Travelport e Deem credono che il cliente debba essere sempre al centro di qualsiasi esperienza di viaggio. Dopo tutto, il benessere non riguarda solo le prestazioni sanitarie, lo yoga in pausa pranzo o il lavoro ibrido, ma tutti gli aspetti della vita professionale. Ma ogni individuo ha una definizione specifica di benessere, così come ogni azienda ha una serie di esigenze specifiche per avere successo. Allora perché le politiche di viaggio adottano talvolta un approccio uguale per tutti?

I programmi di viaggio di maggior successo bilanciano il risparmio e la soddisfazione dei viaggiatori. offrono ai dipendenti un’interfaccia utente moderna, contenuti solidi e un’assistenza omnicanale, il tutto sostenuto da una politica che dà priorità al benessere e alla produttività.

Direct Travel

I travel manager aziendali e le TMC sanno che è fondamentale fornire trasparenza e dare al viaggiatore tutte le scelte necessarie per assicurarsi che le sue esigenze siano soddisfatte, anche se nei limiti delle politiche aziendali. Questo può comportare fare delle eccezioni e concedere ai manager il permesso di bypassare una regola, come l’aggiunta di spazio extra per le gambe o l’accesso a una palestra. Può significare prevedere del tempo in più per il recupero, in modo da sentirsi riposati e pronti per il lavoro al ritorno. E significa assicurarsi che i dipendenti non debbano pagare di tasca propria per piccole comodità, come un orario di volo più confortevole.

Tutto questo è possibile scegliendo una tecnologia che offra contenuti e offerte trasparenti, ricche e intelligenti, consentendo al contempo di impostare livelli di autorizzazione diversi per i diversi utenti.

2
IL "SUPER-PENDOLARISMO" EMERGE COME NUOVA CATEGORIA DI VIAGGI DI LAVORO

Durante la pandemia, molte persone sono state assunte in luoghi lontani dai loro uffici. Altri si sono allontanati dalle grandi città, mentre il “nomadismo digitale” è diventato un’opzione di carriera. Le aziende, nel frattempo, hanno avuto maggiore libertà di assumere talenti in qualsiasi luogo, compresi quelli in cui costa meno. A distanza di tre anni, ora questi dipendenti hanno una nuova richiesta: venire in ufficio di tanto in tanto. Se prima i “viaggi di lavoro” potevano non far parte del loro ruolo, ora il loro “pendolarismo” verso un ufficio fisico potrebbe significare dover prendere un aereo invece che semplicemente salire sulla propria auto.

Visitare altri uffici non è una novità, ma lo scopo, il formato e la frequenza delle visite stanno cambiando. Inoltre, esse non avvengono più solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale. L’UE, ad esempio, sta adottando misure per consentire ai lavoratori di spostarsi più liberamente da un ufficio all’altro, anche se per un numero limitato di giorni all’anno, consentendo loro di immergersi completamente in un altro stile di vita.

Questa tendenza è stata definita “super-pendolarismo” da alcuni media, ma a differenza di un normale spostamento a breve distanza in treno o in auto, c’è un maggior fondamento per cui un’azienda paghi per il viaggio. Secondo un’indagine Deloitte, i dipendenti delocalizzati stanno facendo più viaggi verso la sede centrale dell’azienda, la maggior parte dei quali (il 70%) sono completamente o parzialmente pagati dall’azienda. Ciò significa che c’è un nuovo tipo di viaggio d’affari, o almeno un’accelerazione, di cui tenere conto nelle travel policy aziendali. Infatti, il formato di questi viaggi di visita può variare molto rispetto ai tipici viaggi di lavoro, ad esempio per una conferenza, una riunione di vendita e così via. I viaggi di visita sono poco frequenti e tendono a durare più a lungo. Di solito sono concepiti per migliorare la socializzazione, il morale e la fidelizzazione, quindi possono includere più tempo libero e attività di svago.

Ma il problema (oltre alle implicazioni fiscali) è che molte aziende si affidano ancora a vecchie travel policy scritte prima della pandemia, quando il concetto non esisteva ancora o comunque costituiva un’anomalia.

LE POLITICHE DI VIAGGIO AZIENDALI SONO MATURE PER LA MODERNIZZAZIONE

I tanti nuovi tipi di accordi di lavoro offrono ai travel manager un’enorme opportunità di ripensare le travel policy aziendali in funzione di queste nuove e variegate esigenze. Per esempio, forse lavorate per una grande azienda tecnologica che affitta a lungo termine appartamenti aziendali per il personale in visita, quindi la vostra sfida principale è trovare voli o auto a noleggio adatti invece di un alloggio. O forse la vostra azienda non ha più un ufficio fisico, quindi il budget per i viaggi è stato riallocato per riunire le persone di tanto in tanto. Aggiornando la vostra travel policy aziendale, potrete cogliere queste nuove problematiche e bilanciare meglio le esigenze dei viaggiatori e dell’azienda.

3
GLI IMPIEGATI VOGLIONO UN CONTROLLO SIMILE A QUELLO CHE HANNO SUI VIAGGI DI PIACERE

Le travel policy aziendali esistono per tenere sotto controllo i costi, e il rispetto dei budget è a volte una misura chiave del successo, quando si mandano i dipendenti in viaggio. Ma dopo la pandemia, i viaggi d’affari non mirano solo al contenimento dei costi. Ci sono nuove metriche che i travel manager e le TMC possono aiutare le aziende a migliorare.

0%

dei viaggiatori d’affari vuole una trasparenza totale su ciò che acquista

Fonte: ricerca Travelport

Come consumatori, oggi siamo tutti molto più coinvolti nella pianificazione, nella prenotazione e nell’assistenza post-vendita dei viaggi di quanto non lo siamo mai stati prima. E questo si ripercuote anche sulle aspettative dei viaggiatori d’affari. Si aspettano di vedere tutte le opzioni, di avere un maggiore controllo sui loro viaggi e che le aziende si fidino di loro. Questo non significa che non abbiano bisogno o non vogliano il supporto di una TMC ( e su questo punto si veda più avanti), ma che è necessaria una maggiore trasparenza e flessibilità da parte di qualsiasi moderna travel policy aziendale. Ma la policy della vostra azienda offre davvero tutto questo? O la sua rigidità crea regole irrealistiche e buchi nel processo, che le persone stanno semplicemente sopportando – o forse stanno sopportando ancora per poco?

Questo non significa che non sia necessario o desiderabile il supporto di una TMC ( si veda più avanti), bensì che occorrono più trasparenza e flessibilità da parte di qualsiasi moderna travel policy aziendale. Ma la policy della vostra azienda le offre effettivamente? O crea regole inflessibili e la tentazione di violare le procedure?

TROVATE MODI CREATIVI AFFINCHÉ LE POLICY AZIENDALI FUNZIONINO PER TUTTI

I travel manager hanno ora la straordinaria opportunità di guidare il cambiamento. Immaginate se, invece di essere semplicemente un insieme di regole, le travel policy aziendali fossero più agili? Sì, abbiamo ancora bisogno di regole, ma gli itinerari dei viaggi di lavoro potrebbero essere più personalizzati e un po’ meno “a taglia unica”.

Forse c’è un hotel preferibile un po’ più lontano dal cliente e un po’ più economico. Forse un viaggiatore vorrebbe scegliere un volo meno comodo in cambio di un letto più confortevole. Forse è un buongustaio e vuole spendere meno per il trasporto e più per un bel ristorante. Si tratta di mettere le persone in condizione di fare delle scelte e di dare priorità a ciò che è più importante per loro, senza far esplodere i costi.

I viaggiatori d’affari oggi vogliono flessibilità e personalizzazione. per questo diamo loro più scelta, la possibilità di scegliere i propri voli, hotel e mezzi di trasporto e di creare itinerari personalizzati che si adattino alle loro esigenze e preferenze individuali.

Executive Travel

Questo è solo un esempio di come potremmo ripensare le policy aziendali e la definizione delle regole. Lasciare che i viaggiatori d’affari abbiano voce in capitolo su ciò che è importante per loro addolcisce l’idea del viaggio di lavoro, nonché la loro affinità con l’azienda in cui lavorano. Ma pensare in questo modo significa considerare i viaggi d’affari come un tutto unico, piuttosto che supervisionare ogni singolo elemento. Tuttavia, se fatto bene, questo aiuta il viaggiatore ad avere un viaggio più soddisfacente, senza impattare negativamente sui risultati aziendali.

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GLI IMPIEGATI VOGLIONO UN CONTROLLO SIMILE A QUELLO CHE HANNO SUI VIAGGI DI PIACERE

Le travel policy aziendali esistono per tenere sotto controllo i costi, e il rispetto dei budget è a volte una misura chiave del successo, quando si mandano i dipendenti in viaggio. Ma dopo la pandemia, i viaggi d’affari non mirano solo al contenimento dei costi. Ci sono nuove metriche che i travel manager e le TMC possono aiutare le aziende a migliorare.

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dei viaggiatori d’affari vuole una trasparenza totale su ciò che acquista

Fonte: ricerca Travelport

Come consumatori, oggi siamo tutti molto più coinvolti nella pianificazione, nella prenotazione e nell’assistenza post-vendita dei viaggi di quanto non lo siamo mai stati prima. E questo si ripercuote anche sulle aspettative dei viaggiatori d’affari. Si aspettano di vedere tutte le opzioni, di avere un maggiore controllo sui loro viaggi e che le aziende si fidino di loro. Questo non significa che non abbiano bisogno o non vogliano il supporto di una TMC ( e su questo punto si veda più avanti), ma che è necessaria una maggiore trasparenza e flessibilità da parte di qualsiasi moderna travel policy aziendale. Ma la policy della vostra azienda offre davvero tutto questo? O la sua rigidità crea regole irrealistiche e buchi nel processo, che le persone stanno semplicemente sopportando – o forse stanno sopportando ancora per poco?

Questo non significa che non sia necessario o desiderabile il supporto di una TMC ( si veda più avanti), bensì che occorrono più trasparenza e flessibilità da parte di qualsiasi moderna travel policy aziendale. Ma la policy della vostra azienda le offre effettivamente? O crea regole inflessibili e la tentazione di violare le procedure?

TROVATE MODI CREATIVI AFFINCHÉ LE POLICY AZIENDALI FUNZIONINO PER TUTTI

I travel manager hanno ora la straordinaria opportunità di guidare il cambiamento. Immaginate se, invece di essere semplicemente un insieme di regole, le travel policy aziendali fossero più agili? Sì, abbiamo ancora bisogno di regole, ma gli itinerari dei viaggi di lavoro potrebbero essere più personalizzati e un po’ meno “a taglia unica”.

Forse c’è un hotel preferibile un po’ più lontano dal cliente e un po’ più economico. Forse un viaggiatore vorrebbe scegliere un volo meno comodo in cambio di un letto più confortevole. Forse è un buongustaio e vuole spendere meno per il trasporto e più per un bel ristorante. Si tratta di mettere le persone in condizione di fare delle scelte e di dare priorità a ciò che è più importante per loro, senza far esplodere i costi.

I viaggiatori d’affari oggi vogliono flessibilità e personalizzazione. per questo diamo loro più scelta, la possibilità di scegliere i propri voli, hotel e mezzi di trasporto e di creare itinerari personalizzati che si adattino alle loro esigenze e preferenze individuali.

Executive Travel

Questo è solo un esempio di come potremmo ripensare le policy aziendali e la definizione delle regole. Lasciare che i viaggiatori d’affari abbiano voce in capitolo su ciò che è importante per loro addolcisce l’idea del viaggio di lavoro, nonché la loro affinità con l’azienda in cui lavorano. Ma pensare in questo modo significa considerare i viaggi d’affari come un tutto unico, piuttosto che supervisionare ogni singolo elemento. Tuttavia, se fatto bene, questo aiuta il viaggiatore ad avere un viaggio più soddisfacente, senza impattare negativamente sui risultati aziendali.

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SOSTENIBILITÀ - MOLTO PIÙ DI UN'ICONA A FORMA DI FOGLIA VERDE

Mentre le aziende hanno bisogno che i dipendenti viaggino per lavoro, e devono orientarsi tra le nuove esigenze e operare in modo efficiente, sono anche sottoposte a una crescente pressione per raggiungere obiettivi di sostenibilità. Negli Stati Uniti, ad esempio, la contabilità delle emissioni di carbonio è destinata a diventare un requisito di rendicontazione SEC, per cui le aziende quotate in borsa saranno obbligate a ridurre le loro emissioni di carbonio e a rendere conto del loro impatto.

E queste aziende non devono affrontare solo le pressioni dei governi e delle organizzazioni ambientaliste. Il cambiamento climatico è un argomento sempre più sentito anche da parte dei consumatori e le loro preoccupazioni non svaniscono solo perché stanno lavorando. I viaggiatori d’affari, in particolare quelli più giovani, che sono socialmente consapevoli, vogliono sempre più trasparenza sull’impatto ambientale dei loro viaggi. Su questo punto, aziende e dipendenti si trovano d’accordo. Non sorprende quindi che il 63% delle aziende stia investendo di più nei viaggi sostenibili e che l’80% dei viaggiatori d’affari voglia opzioni più sostenibili.

Quasi un quarto (24%) dei viaggiatori d’affari rifiuterebbe un viaggio per motivi di sostenibilità

Fonte: studio Concur

CERCATE INFORMAZIONI SULLE SCELTE DI VIAGGIO CHE FANNO DAVVERO LA DIFFERENZA

Quando parliamo dell’importanza della scelta, non intendiamo solo gli orari dei voli, le opzioni per i bagagli e la scelta tra pollo e salmone. Si tratta di dare alle persone più informazioni e aiutarle a prendere decisioni informate. Per quanto riguarda la sostenibilità, riteniamo, e i dati lo confermano, che i travel manager aziendali giocheranno un ruolo enorme nel far progredire le cose, in quanto hanno il budget e il potere per fare davvero la differenza. Per farlo, però, non basta un’icona a forma di foglia sul vostro sistema, ma è necessaria una reale comprensione di cosa significhi effettivamente “scelta sostenibile”.

Ad esempio, invece di concentrarsi sulla compensazione delle emissioni di anidride carbonica, si possono analizzare le caratteristiche di generazione di anidride carbonica di ogni volo. Gli strumenti di prenotazione devono fornire a voi e alla vostra TMC numeri affidabili, in modo da poterli incorporare nelle scelte dei voli basate sul vostro set di regole. In questo modo, la rendicontazione sarà più accurata e saprete come vi state comportando rispetto ai vostri obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, come richiesto sempre più spesso da governi e autorità di regolamentazione.

Infine, vale la pena sottolineare un approccio con cui le aziende cercano di ridurre il loro impatto ambientale: far fare ai dipendenti viaggi più lunghi anziché più viaggi brevi. Organizzano più riunioni nella stessa città per un periodo più lungo, o un tour in più città, risparmiando sul numero totale di decolli e atterraggi. Il rovescio della medaglia è che i viaggi più lunghi e impegnativi incidono sul benessere dei dipendenti, e sappiamo dove questo porta, giusto? Non necessariamente, se facciamo le cose per bene, come vedremo nella prossima sezione.

5
DEL TEMPO "LEISURE" OFFRE PIÙ INCENTIVI A VIAGGIARE PER LAVORO

Meno viaggi ma più lunghi e con più riunioni è un buon modo per aiutare il pianeta, ma cosa comporta questo per Chiara che deve passare sei giorni lontano da casa, dalla famiglia, dagli amici e dall’abbonamento alla sua costosa palestra? Per convincere le persone a lasciare il loro accogliente ufficio in casa, i viaggiatori d’affari chiedono alle aziende di rendere questa prospettiva quanto più attraente e stimolante possibile.

È interessante notare una discrepanza tra ciò che le aziende e i travel manager pensano sia importante e ciò che i dipendenti vogliono effettivamente. Secondo la nostra ricerca, i travel manager pensano che si tratti di iniziare la giornata più tardi dopo il viaggio (74%) o di permettere al viaggiatore di prenotare con una compagnia aerea/albergo con cui ha una tessera fedeltà (68%). Ma i viaggiatori d’affari dicono di volere di più, come ad esempio esperienze premium pagate (45%) o permessi retribuiti aggiuntivi (42%). Nel 2022/2023, circa la metà dei viaggiatori d’affari (47%) ha incluso del tempo supplementare per lo svago e le attività personali in almeno alcuni dei viaggi di lavoro. Un altro 61% vorrebbe che la propria travel policy aziendale consentisse di avere del tempo libero, oltre alla possibilità di farsi accompagnare da partner o familiari a proprie spese.

Durante la pandemia abbiamo tutti sentito la mancanza di viaggi, no? Meno tempo in ufficio significa più tempo da trascorrere in un posto nuovo e stimolante. Questo è particolarmente importante per i dipendenti più giovani, che in genere vogliono viaggiare di più e lo vedono come un benefit.

LE ESPERIENZE DI VIAGGIO MISTE FAVORISCONO IL COINVOLGIMENTO DEGLI IMPIEGATI

In passato, viaggiare per lavoro significava spesso sacrificare 24 ore della propria giornata, per alcuni giorni o anche di più. Ma l’odierna attenzione al benessere significa che i viaggi di lavoro devono assomigliare di più a una giornata normale, con del tempo programmato per il relax. I viaggi misti non sono quindi una novità, ma, come sottolinea Amex GBT, il lavoro a distanza e le aspettative di stile di vita che ne derivano ne hanno accelerato la richiesta.

Questo non significa creare una vacanza per i dipendenti, anche se alcune agenzie di viaggio stanno già iniziando a offrire questo servizio e alcuni datori di lavoro stanno valutando questa opzione. Più in generale, si tratta di assicurarsi che i dipendenti abbiano la flessibilità necessaria per vivere un’esperienza di viaggio mista. E persino di aiutarli a farlo, attraverso la TMC o lo strumento di prenotazione e rimborso delle spese aziendale.

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dei viaggiatori d’affari vuole consigli per il proprio viaggio. l’85% li vuole da un’agenzia.

Fonte: ricerca Travelport 2023

A volte basta una regola che consenta al dipendente di utilizzare la propria carta di credito per gli extra attraverso la piattaforma di rimborso spese e il booking tool. Anche per le cose che l’azienda normalmente paga (come gli hotel o i pasti), si può semplicemente lasciare che il dipendente paghi la differenza per un upgrade. Oppure farlo rientrare nel vostro programma di riconoscimenti: ci sono molte strade da prendere in considerazione. Oppure potete permettere al viaggiatore di prenotare alcuni extra sullo stesso itinerario. O ancora, potete permettere loro di prolungare il viaggio durante il fine settimana per visitare gli amici nelle vicinanze o per esplorare la destinazione. Dopo tutto, Francoforte potrebbe non essere in cima alla vostra lista di luoghi da visitare, ma se il lavoro vi manda lì, perché non approfittarne?

Ecco un esempio: avete mandato un venditore a una riunione a Torino il venerdì, ma deve essere anche a Bologna il lunedì. Piuttosto che tornare a casa il venerdì sera e ripartire il lunedì, non è più gratificante collegare i due viaggi e dare un piccolo extra giornaliero per andare a vedere una partita di pallone o a mangiare in un bel ristorante? È comunque molto più economico e voi vi guadagnate il merito di averlo offerto. Il dipendente fa un viaggio migliore e si sente più apprezzato. Anche l’azienda ne beneficia, perché dimostra di essere flessibile e di dare valore al benessere e al tempo libero delle persone. Inoltre, si raggiungono gli obiettivi di sostenibilità. Una vittoria per tutti, a patto che si riesca a bilanciare in modo equo e soddisfacente le esigenze di ciascuno.

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DEL TEMPO "LEISURE" OFFRE PIÙ INCENTIVI A VIAGGIARE PER LAVORO

Meno viaggi ma più lunghi e con più riunioni è un buon modo per aiutare il pianeta, ma cosa comporta questo per Chiara che deve passare sei giorni lontano da casa, dalla famiglia, dagli amici e dall’abbonamento alla sua costosa palestra? Per convincere le persone a lasciare il loro accogliente ufficio in casa, i viaggiatori d’affari chiedono alle aziende di rendere questa prospettiva quanto più attraente e stimolante possibile.

È interessante notare una discrepanza tra ciò che le aziende e i travel manager pensano sia importante e ciò che i dipendenti vogliono effettivamente. Secondo la nostra ricerca, i travel manager pensano che si tratti di iniziare la giornata più tardi dopo il viaggio (74%) o di permettere al viaggiatore di prenotare con una compagnia aerea/albergo con cui ha una tessera fedeltà (68%). Ma i viaggiatori d’affari dicono di volere di più, come ad esempio esperienze premium pagate (45%) o permessi retribuiti aggiuntivi (42%). Nel 2022/2023, circa la metà dei viaggiatori d’affari (47%) ha incluso del tempo supplementare per lo svago e le attività personali in almeno alcuni dei viaggi di lavoro. Un altro 61% vorrebbe che la propria travel policy aziendale consentisse di avere del tempo libero, oltre alla possibilità di farsi accompagnare da partner o familiari a proprie spese.

Durante la pandemia abbiamo tutti sentito la mancanza di viaggi, no? Meno tempo in ufficio significa più tempo da trascorrere in un posto nuovo e stimolante. Questo è particolarmente importante per i dipendenti più giovani, che in genere vogliono viaggiare di più e lo vedono come un benefit.

LE ESPERIENZE DI VIAGGIO MISTE FAVORISCONO IL COINVOLGIMENTO DEGLI IMPIEGATI

In passato, viaggiare per lavoro significava spesso sacrificare 24 ore della propria giornata, per alcuni giorni o anche di più. Ma l’odierna attenzione al benessere significa che i viaggi di lavoro devono assomigliare di più a una giornata normale, con del tempo programmato per il relax. I viaggi misti non sono quindi una novità, ma, come sottolinea Amex GBT, il lavoro a distanza e le aspettative di stile di vita che ne derivano ne hanno accelerato la richiesta.

Questo non significa creare una vacanza per i dipendenti, anche se alcune agenzie di viaggio stanno già iniziando a offrire questo servizio e alcuni datori di lavoro stanno valutando questa opzione. Più in generale, si tratta di assicurarsi che i dipendenti abbiano la flessibilità necessaria per vivere un’esperienza di viaggio mista. E persino di aiutarli a farlo, attraverso la TMC o lo strumento di prenotazione e rimborso delle spese aziendale.

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dei viaggiatori d’affari vuole consigli per il proprio viaggio. l’85% li vuole da un’agenzia.

Fonte: ricerca Travelport 2023

A volte basta una regola che consenta al dipendente di utilizzare la propria carta di credito per gli extra attraverso la piattaforma di rimborso spese e il booking tool. Anche per le cose che l’azienda normalmente paga (come gli hotel o i pasti), si può semplicemente lasciare che il dipendente paghi la differenza per un upgrade. Oppure farlo rientrare nel vostro programma di riconoscimenti: ci sono molte strade da prendere in considerazione. Oppure potete permettere al viaggiatore di prenotare alcuni extra sullo stesso itinerario. O ancora, potete permettere loro di prolungare il viaggio durante il fine settimana per visitare gli amici nelle vicinanze o per esplorare la destinazione. Dopo tutto, Francoforte potrebbe non essere in cima alla vostra lista di luoghi da visitare, ma se il lavoro vi manda lì, perché non approfittarne?

Ecco un esempio: avete mandato un venditore a una riunione a Torino il venerdì, ma deve essere anche a Bologna il lunedì. Piuttosto che tornare a casa il venerdì sera e ripartire il lunedì, non è più gratificante collegare i due viaggi e dare un piccolo extra giornaliero per andare a vedere una partita di pallone o a mangiare in un bel ristorante? È comunque molto più economico e voi vi guadagnate il merito di averlo offerto. Il dipendente fa un viaggio migliore e si sente più apprezzato. Anche l’azienda ne beneficia, perché dimostra di essere flessibile e di dare valore al benessere e al tempo libero delle persone. Inoltre, si raggiungono gli obiettivi di sostenibilità. Una vittoria per tutti, a patto che si riesca a bilanciare in modo equo e soddisfacente le esigenze di ciascuno.

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE E AUTOMAZIONE POSSONO ELIMINARE LO STRESS

Al giorno d’oggi bisogna aspettarsi l’imprevisto. Che si tratti di eventi meteorologici estremi, instabilità politica, scioperi o persino, osiamo dire, cimici nei letti, sono molti i fattori esterni che possono causare cambiamenti inaspettati in qualsiasi tipo di viaggio. Secondo Egencia, il 69% di chi viaggia spesso per lavoro considera gli imprevisti come normali. Ma la buona notizia è che questo non dissuade il 94% delle persone dal viaggiare.

La notizia non altrettanto positiva è che spesso chi viaggia per lavoro non ha la sensazione di ricevere molto supporto quando ne ha bisogno. Fortune riporta che meno di un terzo dei dipendenti afferma di ricevere consigli pratici durante il viaggio, tra cui chi contattare in caso di emergenza o cosa fare in caso di incidente. E solo una piccola maggioranza di chi viaggia per lavoro ritiene che la propria azienda possa essere d’aiuto in caso di emergenza o di crisi personale durante un viaggio all’estero. Una cosa è certa: l’incertezza non favorisce il benessere.

I nostri clienti ci dicono: i viaggi sono più che mai soggetti a cambiamenti, quindi abbiamo bisogno di maggiore assistenza durante gli spostamenti. per far sì che tutto proceda bene, noi utilizziamo la moderna tecnologia di retail per gestire al meglio aspetti come le modifiche agli itinerari, il self-service e la comunicazione con i clienti.

Altour

Sempre più spesso i viaggiatori d’affari (soprattutto quelli più giovani) si rivolgono alle nuove tecnologie per avere un aiuto nella gestione dei disagi. No, questo non significa che chiedano consigli a ChatGPT in caso di terremoto. Significa che le usano per ricevere aggiornamenti in tempo reale, consigli per risparmiare tempo, visualizzare le heat map delle attività nelle destinazioni e prendere provvedimenti se le circostanze cambiano inaspettatamente.

UTILIZZATE LA TECNOLOGIA DI RETAIL PER GESTIRE QUESTE ESIGENZE

Negli ultimi tre anni, tutti i settori del comparto dei viaggi hanno dovuto affrontare gravi problemi di carenza di personale. Se a questo si aggiunge l’aumento delle richieste di assistenza (soprattutto quelle urgenti), le TMC sono messe a dura prova. Per affrontare questo problema, le TMC e le aziende hanno bisogno di una tecnologia che offra informazioni più ricche per i viaggiatori, con la giusta gamma di scelte disponibili nel booking tool aziendale. Come abbiamo detto in precedenza, le persone hanno esigenze e preoccupazioni diverse e le funzionalità che ne tengono conto sono molto importanti, in particolare per la sicurezza delle donne e delle persone LGBTQI+. Ciò consente anche di garantire una migliore duty of care, tenendo conto dei livelli di criminalità e della sicurezza dei viaggiatori, senza che questi ultimi debbano rivolgersi a Google.

Mentre il 77% degli intervistati ha utilizzato i chatbot,
circa lo stesso numero vuole avere la possibilità di chattare dal vivo con un essere umano.

Fonte: ricerca Travelport 2023

L’automazione e l’intelligenza artificiale possono aiutare le aziende e le TMC a supportare i viaggiatori in modo più proattivo, evitando che lo debbano fare per conto loro. Quando qualcosa va storto, servono strumenti per comunicare direttamente con i viaggiatori in anticipo e dare loro la possibilità di pianificare per tutte le eventualità. È necessario disporre di funzionalità self-service, in modo che i viaggiatori si sentano in controllo del loro viaggio anche quando il mondo intorno a loro non lo è. Al giorno d’oggi, le persone si aspettano una serie di opzioni di contatto e di cose come la chat dal vivo, in modo che i problemi vengano risolti immediatamente, senza dover aspettare una telefonata. E come sempre, il tocco umano è fondamentale: assicuratevi che un agente in carne e ossa sia sempre pronto ad aiutare in caso di cambiamenti dell’itinerario. Sorprendentemente, questo aspetto è ancora più importante per i viaggiatori più giovani.

TRAVELPORT E DEEM
POSSONO AIUTARVI A FAR METTERE LE PERSONE IN MOVIMENTO
TRAVELPORT E DEEM
POSSONO AIUTARVI A FAR METTERE LE PERSONE IN MOVIMENTO

Travelport e Deem ritengono che il cliente debba essere sempre al centro dell’esperienza di viaggio e della travel policy aziendale. Dopo tutto, i viaggiatori felici sono i migliori ambasciatori che un’azienda possa sperare di avere per rappresentarla nel mondo.

Negli ultimi anni abbiamo innovato e investito nell’area del corporate travel, perché è un settore in cui crediamo molto. A tal fine, ci siamo concentrati sulla modernizzazione dell’esperienza del cliente e sulla felicità dei viaggiatori d’affari. A molti piace viaggiare per lavoro (a noi sicuramente). Ma è importante tenere presente a cosa si rinuncia oggi per farlo, soprattutto rispetto a cinque anni fa.

È giunto il momento di modernizzare la vostra travel policy aziendale per mettere le persone al primo posto e rendere il processo facile, efficiente e confortevole. Se siete un’azienda, questo significa armonizzare le esigenze dei dipendenti con le vostre. Se siete una TMC, sarete abituati ad armonizzare le esigenze di tutti, ma ora ci sono nuovi aspetti da considerare. Sì, questo significa pensare alle cose in modo diverso. Ad esempio, misurare il successo non solo in base al contenimento dei costi, ma anche in base al benessere, alla retention, alla produttività e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Ma presto ne vedrete i benefici. I dipendenti saranno più felici. Le TMC svolgeranno un ruolo di maggior valore. Per i travel manager sarà più facile mantenere le persone all’interno della policy, tagliare i costi, ridurre le fughe di personale e rispettare il duty of care. E le organizzazioni ridurranno anche i costi di reclutamento.

Ma per fare tutto questo è necessaria una tecnologia flessibile che offra trasparenza, contenuti ricchi e intelligenti, offerte e la possibilità di impostare diversi livelli di autorizzazione per ogni singolo individuo. Il nostro compito è aiutarvi. Possiamo offrirvi la massima scelta di contenuti di viaggio trasparenti, consentirvi una maggiore flessibilità nella fornitura di offerte conformi e fornirvi i dati che vi aiutano a misurare i risultati.

Travelport e Deem ritengono che il cliente debba essere sempre al centro dell’esperienza di viaggio e della travel policy aziendale. Dopo tutto, i viaggiatori felici sono i migliori ambasciatori che un’azienda possa sperare di avere per rappresentarla nel mondo.

Negli ultimi anni abbiamo innovato e investito nell’area del corporate travel, perché è un settore in cui crediamo molto. A tal fine, ci siamo concentrati sulla modernizzazione dell’esperienza del cliente e sulla felicità dei viaggiatori d’affari. A molti piace viaggiare per lavoro (a noi sicuramente). Ma è importante tenere presente a cosa si rinuncia oggi per farlo, soprattutto rispetto a cinque anni fa.

È giunto il momento di modernizzare la vostra travel policy aziendale per mettere le persone al primo posto e rendere il processo facile, efficiente e confortevole. Se siete un’azienda, questo significa armonizzare le esigenze dei dipendenti con le vostre. Se siete una TMC, sarete abituati ad armonizzare le esigenze di tutti, ma ora ci sono nuovi aspetti da considerare. Sì, questo significa pensare alle cose in modo diverso. Ad esempio, misurare il successo non solo in base al contenimento dei costi, ma anche in base al benessere, alla retention, alla produttività e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Ma presto ne vedrete i benefici. I dipendenti saranno più felici. Le TMC svolgeranno un ruolo di maggior valore. Per i travel manager sarà più facile mantenere le persone all’interno della policy, tagliare i costi, ridurre le fughe di personale e rispettare il duty of care. E le organizzazioni ridurranno anche i costi di reclutamento.

Ma per fare tutto questo è necessaria una tecnologia flessibile che offra trasparenza, contenuti ricchi e intelligenti, offerte e la possibilità di impostare diversi livelli di autorizzazione per ogni singolo individuo. Il nostro compito è aiutarvi. Possiamo offrirvi la massima scelta di contenuti di viaggio trasparenti, consentirvi una maggiore flessibilità nella fornitura di offerte conformi e fornirvi i dati che vi aiutano a misurare i risultati.

Avete bisogno di tutta la libertà di scelta. Avete bisogno di aiutare i clienti a trovare il viaggio giusto.

E avete bisogno di una piattaforma moderna e facile da usare, che renda semplici la prenotazione e l’assistenza.

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